mercoledì 10 ottobre 2012

La coltura liquida: fase 2

Una volta preparati i tappi seguendo la guida precedente, possiamo a passare al gradino successivo: la preparazione della soluzione in cui coltivare il micelio. Come già accennato, è possibile utilizzare diversi tipi di nutrienti: miele, sciroppo d'acero, estratto di malto, zucchero di canna grezzo (gli zuccheri raffinati non funzionano bene), ecc. All'estero si usa principalmente sciroppo di mais, ma qui da noi è introvabile o quasi; fortunatamente le alternative non mancano, ad esempio ultimamente mi sto trovando molto ben con lo sciroppo d'agave. La preferenza, in ogni caso, va data alla sostanza che, dopo essere stata mischiata all'acqua, lascerà la soluzione il più trasparente possibile. Infatti, un'eventuale contaminazione batterica si manifesterebbe con un improvviso intorbidimento della soluzione, che diventa lattiginosa e maleodorante. Mantenendo la soluzione chiara, è possibile accorgersene tempestivamente, e ricominciare di nuovo il prima possibile, senza perdere tempo.
In questa guida illustrerò la preparazione classica con miele d'acacia, che detto fra noi non è l'ingrediente migliore in assoluto, ma funziona abbastanza bene. Voi non esitate a sperimentare altri "ingredienti" ;)
La percentuale di nutrienti da aggiungere è piuttosto bassa, e va dal 2% al 4%. Non vale la regola "più nutrienti = crescita più veloce". Anzi, se aggiungete troppo miele la crescita potrebbe essere molto lenta, o non partire neppure.
Misuriamo l'acqua distillata e versiamola nel barattolo (se non ne avete potete usare acqua di bottiglia, naturale). Probabilmente si ingiallirà dopo la sterilizzazione, ma non influirà sulla crescita del micelio. In base alla quantità d'acqua utilizzata, aggiungiamo il miele. Con un bilancino di precisione è molto semplice dosare la quantità, altrimenti potete mettere un cucchiaino abbondante per 300 ml. Nel nostro caso, per 300 ml servirebbero, al 4%, 12 grammi di miele. Mettiamone 9-10 per sicurezza.


Mescoliamo finché il miele non si è completamente disciolto nell'acqua. Poi mettiamo un foglio di carta stagnola sopra al coperchio, e lo fissiamo con un elastico (quelli abbastanza spessi resistono senza problemi alla sterilizzazione)



 A questo punto la soluzione va sterilizzata. Infatti, gli zuccheri contenuti nel miele non piacciono solo al nostro (futuro) micelio, ma anche a moltitudini di batteri e muffe, le cui spore sono sicuramente già presenti all'interno del barattolo, e prenderebbero il sopravvento. In ogni caso, i 120° gradi della pentola a pressione saranno sufficienti a sbarazzarcene. Mettiamo allora il nostro barattolo nella pentola, e versiamo una-due dita d'acqua sul fondo. Possono sembrare poche, ma sono più che sufficienti, perché sarà il vapore generato all'interno della pentola a trasmettere il calore ai barattoli.


Nella foto si vede un solo barattolo nella pentola, ma più ne mettete e meglio è, almeno ammortizzate il costo del gas :) La mia pentola è dotata di distanziatori che separano i barattoli dall'acqua; se la vostra non ne ha uno, mettete uno straccio sul fondo, per evitare che i barattoli ballino il tip tap durante la sterilizzazione. Dovete anche evitare che si tocchino, perché potrebbero rompersi, se non possono stare sufficientemente distanti l'uno dall'altro teneteli separati con un altro straccio.
A questo punto chiudiamo la pentola e sterilizziamo per non più di 15 minuti (oltre potrebbero formarsi dei residui nel liquido, che impediscono la colonizzazione), iniziando a contarli dal "fischio" della pentola . Se avete una pentola con manometro, 10 psi sono più che sufficienti.



Passati i 15 minuti stacchiamo il gas. Lasciate compensare la pressione all'interno della pentola senza aprire la valvola della pentola. Una volta che la pressione è scesa a zero, possiamo togliere i barattoli dalla pentola (occhio a non bruciarvi!) e lasciarli raffreddare. Fatto questo, abbiamo finito anche questa fase. Ecco come deve presentarsi un barattolo pronto da inoculare:


Come potete vedere, il liquido si presenta leggermente opaco, a causa del miele discioltovi. Una volta inoculato, se tutto va bene, noterete che diventerà sempre più trasparente, man mano che il micelio consumerà i nutrienti. Se invece notate che appena tolto dalla pentola il liquido nel barattolo si presenta già completamente trasparente, con residui bianchi depositati sul fondo, significa che qualcosa è andato storto. Provate a cambiare marca di miele, o sterilizzare per meno tempo (10-12 minuti).

Bene, per il momento anche questa fase è conclusa, alla prossima ;)







62 commenti:

  1. Ciao, intanto complimenti per il sito, visto che sto seguendo questa tua guida (oggi ho eseguito la fase 3 di clonazione) volevo chiederti una cosa. Ho notato che all' interno della boccia la miscela di acqua e di miele non è omogenea ma presenta delle particelle fluttuanti a mò di globo di neve (http://us.cdn4.123rf.com/168nwm/dmstudio/dmstudio0911/dmstudio091100007/5865542-vector-globo-di-neve--personalizza-inserendo-il-tuo-oggetto.jpg), il liquido circostante non è trasparente, pensi che ho sbagliato qualcosa nella sterilizzazione (15 minuti)? Io i 15 minuti li contavo da quando cominciava ad uscire il vapore dalla pentola a pressione, ho fatto bene o dovevo contarli da quando mettevo la pentola sul fuoco?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao e grazie; il problema da te indicato è abbastanza frequente con alcune marche di miele. In pratica il miele disciolto nell'acqua si cristallizzaesotto forma di pulviscolo, e l'acqua diventa molto più trasparente (segno che il miele non vie è più disciolto).
      Quando succede questo, è bene cambiare marca di miele. Ad esempio, con il miele Ambrosoli il pulviscolo non si è mai formato. Oppure, meglio ancora, invece del miele puoi usare sciroppo d'acero oppure sciroppo d'agave, che danno risultati anche migliori.
      I 15 minuti vanno conteggiati dal momento in cui viene raggiunta la pressione desiderata, grazie per avermelo segnalato, aggiorno il post.

      Elimina
  2. Ciao, sono di nuovo io. Come substrato ho usato lo stesso miele che hai usato te (miele di acacia della Coop) quindi magari il problema non è il miele ma è la durata della sterilizzazione (ho una pentola a pressione senza manometro).
    Devo quindi rifare tutto magari per soli 10-12 minuti? Un altro problema che ho riscontrato è stata l' impossibilità nell' effettuare il prelievo del tessuto dal gambo del fungo (pleurotus ostreatus) mentre a livello del "cappello" avviene senza difficoltà, va bene lo stesso o ci sono tecniche migliori per prelievo da pleurotus (ho utilizzato aghi 18G)?
    Grazie in anticipo per la risposta

    RispondiElimina
  3. Non credo si tratti tanto di durata quanto di come viene distribuito il calore dal fondo della pentola. Come vedi nella mia c'è un separatore sul fondo, che evita il contatto tra i barattoli e l'acqua. Non so se nella tua ne hai uno, magari puoi usare un piatto con degli stracci sotto, o qualcos'altro in modo analogo. Prova anche a sterilizzare per un po' meno, ma sempre almeno 10 minuti. Questo problema in effetti è molto fastidioso, ma ho notato che non si presenta con tutti i tipi di miele. Con la mia pentola vecchia l'inconveniente si presentava sistematicamente, con questa invece praticamente mai.
    Il Pleurotus ostreatus ha effettivamente una carne molto elastica, che non si presta bene ad essere prelevata dall'ago. Più avanti spiegherò altre tecniche di clonazione, senza usare la siringa.
    Comunque va bene prelevare il tessuto da qualsiasi parte, le parti migliori sono la base del gambo e la parte alta del cappello. La cosa importante è evitare le lamelle.

    RispondiElimina
  4. Ok grazie per i chiarimenti, comunque la mia pentola a pressione non ha separatore ma ho messo uno straccio sul fondo e due presine da cucina messe ad X tra i barattoli per impedire che si tocchino l' uno con l' altro, per il momento lascio stare i barattoli che ho fatto oggi e vedo cosa succede anche perchè il resto dei funghi me li sono mangiati :D

    PS: Ma te il miele Coop lo hai usato (se la risposta è si ti ha dato risultati?) oppure era solo tanto per metterci una foto?

    RispondiElimina
  5. A volte la crescita inizia anche se ci sono i residui (il micelio si mangia quelli), ma è abbastanza raro. Il miele è quello che ho usato nella guida, nell'ultima foto vedi come devono apparire i barattoli dopo la sterilizzazione, come vedi il colore del liquido è leggermente opaco e non ci sono residui ;)
    Il miele in questione comunque l'ho usato per preparare un po' di barattoli e mi hadato buoni risultati

    RispondiElimina
  6. Si credo che allora il mio risultato è dovuto al contatto con l' acqua e non al miele (non ho usato alcun piatto perchè nella guida avevi omesso questa parte) e pensavo che lo scopo dello straccio fosse quello di impedire il contatto diretto con il fondo della pentola e il relativo effetto "tip tap" e non per creare una sterilizzazione graduale attuata dal solo vapore.

    RispondiElimina
  7. Ciao complimenti per il sito! Insieme ad amici vorrei partire con una piccola fungaia e queste pagine sono davvero utilissime. Vedo che utilizzi una pentola a pressione di buone dimensioni: dove posso trovarla e sapresti dirmi piu o meno i costi? Fammi sapere se posso lasciarti un contatto cosi da poter comunicare piu agevolmente. Grazie ancora e buona giornata!

    RispondiElimina
  8. Ciao, grazie :)
    La pentola è una All American 921, purtroppo in Europa non viene commercializzata, ho dovuto prenderla da amazon.com. In America costerebbe intorno ai 200 dollari spedizione inclusa, a me è venuta a costare 370 € tra spedizione e dazi doganali. Comunque se hai da chiedermi qualcosa trovi la mia email nel mio profilo ;)

    RispondiElimina
  9. Ciao, nonostante la cristallizazione del miele pare che in tutti i bormioli si stia sviluppando il micelio (addirittura in un bormiolo si era formata una massa aderente al fondo che ho potuto staccare sbattendo il barattolo contro una superficie gommosa), quando posso considerare il micelio "pronto" per la preparazione dello spawn visto che non posso utilizzare come parametro lo schiarimento del substrato vista la cristallizazione del miele?

    RispondiElimina
  10. In questo caso la LC sarà pronta quando il micelio smetterà di crescere, ed i residui scompariranno o comunque si ridurranno notevolmente ;)

    RispondiElimina
  11. E in media quanto tempo ci vuole al micelio per smettere di crescere/consumare i residui (ho usato le tue stesse dosi)? Grazie in anticipo per la risposta :D

    RispondiElimina
  12. In genere ci vogliono sui 15-20 giorni. Quando però il miele si cristallizza ci vuole molto di più, anche un mese. Ciò non toglie che tu possa comunque usare la tua LC prima, basta che aspiri qualche filamenti e lo inietti in un barattoli di cereali sterilizzati.

    RispondiElimina
  13. Ok grazie mille :) ti farò sapere

    RispondiElimina
  14. Ciao, sono di nuovo io :) Oggi ho clonato dei piopparelli selvatici e questa volta impedendo il contatto diretto con l' acqua il miele non ha cristallizato :) Avrei altre domande da porti:
    1. I bormioli col micelio in crescita li devo tenere in frigo o va bene fuori?
    2. Se volessi tenere in vita il micelio una volta che è terminato il nutrimento devo aggiungere nuova acqua e miele?
    3. Nel caso dei piopparelli che substrato consigli? Meglio paglia, segatura o altro?

    RispondiElimina
  15. Ciao, fino a che la LC non è pronta devi tenerle fuori, preferibilmente a temperature intorno ai 20-24 gradi, in modo da permettere una crescita più rapida del micelio. Una volta che il nutrimento è terminato non c'è bisogno di fare niente, semplicemente metti il barattolo in frigo e si conserverà per molto tempo. Come substrato, la scelta ideale è un substrato con segatura e crusca al 20%, sterilizzato. Altrimenti puoi procedere con semplice segatura pastorizzata, oppure paglia di grano mista a segatura, sempre pastorizzando il tutto.

    RispondiElimina
  16. Capisco, quindi non c'è un modo per avere sempre il micelio pronto all' uso in modo di evitare il passaggio della clonazione o comunque una volta terminato il micelio all' interno del bormiolo devo rifare tutto. Per quanto riguarda la sterilizzazione del substrato sbaglio o serve l' autoclave (che non ho)? Leggevo sul tuo blog che la segatura dà problemi di respirazione al micelio deduco quindi che un substrato misto paglia/segatura sia migliore di quello solo segatura o sbaglio?
    Grazie ancora per le tue risposte :)

    RispondiElimina
  17. Una volta che hai ottenuto una LC pulita, è molto semplice conservarla giovane e moltiplicarla. Semplicemente, prepari un barattolo di riserva, da tenere sempre in frigorifero (in inglese è chiamato "master"), e poi lo moltiplichi aspirando un po' di micelio e iniettandolo in altri barattoli, aspettando che cresca. Ricorrerai a questi ultimi per preparare lo spawn, le buste, o per fare altri barattoli. Una volta che, dopo dieci o più trasferimenti, la coltura inizierà a diventare meno produttiva, ripartirai da capo dal primo barattolo, moltiplicando di nuovo la LC. Per la sterilizzazione va bene una pentola a pressione, il più grande possibile. Anche una di quelle normali da cucina va bene, ma potrai sterilizzare solo limitate quantità di substrato.
    La segatura può dare problemi di respirazione solamente quando se ne mette parecchia (7 o 8 chili) nella stessa busta. Nelle buste standard che preparo (da 2,5 chili) non c'è alcun problema. Mischiandoci la paglia viene comunque bene ;)

    RispondiElimina
  18. Ok grazie per le delucidazioni :)

    RispondiElimina
  19. Ciao, ho una domanda riguardo la sterilizzazione:
    non ho la possibilità di pentola a pressione ma ho una camera di sterilizzazione a raggi UV-C (faccio birra artigianale da 7 anni e la uso per sterilizzare i miei materiali). E' possibile usarla per sterilizzare barattolo, coperchio, liquido? Tieni presente che oltre ai raggi si forma ozono..

    Ciao e grazie fin da ora
    Luca

    RispondiElimina
  20. Bè, onestamente non lo so. Se non ci sono controindicazioni potresti provare e riferire :)

    RispondiElimina
  21. beh parto dal fatto che con la birra DEVO uccidere i lieviti per poter usare quelli che voglio io ed essendo essi batteri...

    stasera parto seguendo le tue guide con una lepista nuda=violetto (con coltura liquida, prelievo dal gambo)

    metterò il barattolo, il tappo, l'acqua con il miele e la siringa nella camera per 1 ora (come faccio per le mie attrezzature) poi vedrò tra 1 settimana se devo buttare tutto o continuare

    P.S.

    come substrato posso ottenere della segatura di faggio da un'azienda che produce mobili in atre povera (=legno vero) e pensavo di fare un composto 80% paglia di grano 20% segatura.

    Potrebbe funzionare visto il tipo di fungo?

    ariciao e grazie
    Luca

    RispondiElimina
  22. Considera che i funghi selvatici sono molto più difficili da clonare, perché molto più sporchi. È consigliabile clonare con l'agar, tecnica che spiegherò fra un po' (anche se trovi molte info con google). Già usando questa tecnica

    http://coltivarefunghi.blogspot.it/2012/11/clonare-un-fungo-con-il-bisturi.html

    avresti più possibilità di successo.

    Per quanto riguarda il substrato, sicuramente segatura e paglia vanno bene per moltiplicare il micelio (spawn), ma come substrato userei del letame. Molto importante è l'applicazione di uno strato di casing non sterile.

    Certo che non hai scelto un fungo facile con cui iniziare :D

    RispondiElimina
  23. Viva la sincerità!!! Comunque ho scelto questa "creatura" perchè mi piace tantissimo.
    Ecco l'iter:
    ho modificato la realizzazione del tappo come segue:

    il foro di inoculo è come la tua guida: silicone

    mentre per il foro di respirazione ho utilizzato un filtro da sigaretta incollato con colla cianoacrilica (non so se mettere il marchio del prodotto ma è conosciutissima: a****k) del tipo "regular" = 8mm di diametro previo lavaggio in acqua ossigenata. Il collante l'ho messo attorno alla circonferenza filtro.

    Secondo me rende bene come il perlan da acquario con una esecuzione più pulita (il costo è identico).

    Ho "carotato il gambo con un ago 20g e nel barattolo ho "sputato" una carota di circa 3mm di lunghezza.

    E qui il problema: la carota GALLEGGIA mentre tu mostri immagini di una crescita sul fondo....

    Devo rifare tutto?

    Il fungo di provenienza l'ho colto questa mattina, ho pulito il gambo con acqua ossigenata ed ho introdotto l'ago per circa 3cm nel gambo (il frutto ha un gambo di circa 4cm di diametro).

    devo mettermi a piangere o posso sperare?

    Scusami se ti chiedo TUTTO ma è veramente la mia prima esperienza..

    P.S.

    in rete trovo che è un fungo coltivabilissimo....

    ...anzi basterebbe, secondo certi siti, "buttarlo" li.....

    come mai tanta "incertezza"? ci hai provato?

    P.P.S

    appena arriva mio figlio gli faggio fare le foto che spero poi di postare

    sempre grazie eh!

    Luca

    RispondiElimina
  24. Maestro Gianluca, provo a rispondere prima di te così mi dai un voto :-)

    Penso che il filtro ed il foro da inoculo siano perfetti;

    Il prelievo può essere più abbondante con ago 18 G (il numero è più piccolo ma l'ago è più grande);

    Penso che per il galleggiamento ti sarai già risposto da solo a quest'ora, in quanto l'affondamento spesso è successivo.
    :-)

    Come sono andato Gianluca?

    RispondiElimina
  25. Bravo Beppe, quel che hai detto è corretto :)

    Comunque, in genere è sempre bene usare aghi 18G, perché essendo più grossi facilitano il prelievo della "carota" di tessuto. Il galleggiamento in genere è sempre momentaneo, poi il pezzetto di fungo affonda. Comunque ripeto, con i funghi selvatici clonare è sempre molto più difficile, con la siringa poi si arriva a percentuali di successo davvero molto basse.

    Comunque, la Lepista nuda (o meglio Clitocybe nuda) non è assolutamente semplice da coltivare. Il micelio è piuttosto semplice da moltiplicare, ma la fruttificazione è indotta dalla presenza di certi batteri nel substrato, per cui dev'essere usato uno strato di copertura non trattato, con conseguenti rischi da contaminazioni. La coltivazioen industriale è piuttosto ridotta, a quanto ne so lo producono solo alcuni coltivatori francesi. Io ho tentato la coltivazione, ma senza successo. Adesso sto ritentando con un nuovo ceppo isolato quest'estate in Austria, ma ancora ho solo il micelio su semi.All'aperto la coltivazioen dovrebbe essere di gran lunga più semplice, dovrebbe essere sufficiente sotterrare il substrato in un luogo adatto, ma a me piacciono le cose complicate :)

    RispondiElimina
  26. ...e pensare che nella farmacia dove mi servo mi hanno detto che il 20g era migliore!!!!
    se ho ben compreso il fungo che sto tentando di riprodurre è estremamente difficile dal punto di vista della fruttificazione
    ..cosa intendi per "uno strato di copertura non trattato"?
    ..sapresti dirmi a cosa sono dovuti i tuoi insuccessi?
    ..io sono di Ancona e raccolgo tale "bestia" nell'appennino nei pressi di Fabriano, dove se ne trovano moltissimi (formano il cerchio delle streghe) in agglomerati che, male che va, sono di circa 20 esemplari minimo fino anche ai 60, poi se ne portano a casa molto meno per la presenza di parassiti
    ...comunque la "carota" anche se ancora a galla, ha cominciato a ricorirsi di "peluria"
    per le foto spero di darvi qualcosa domani

    P.S.
    se il problema è di temperatura ed umidità, ho a disposizione la camera di fermentazione per la birra dove posso impostare temperatura ed umidità al decimo di grado e igrometria: è un vecchio frigorifero con aggiunto un umidificatore ad ultrasuoni gestito da sensori elettronici

    ..cosa mi manca?

    sta faccenda mi piace da matti anche se mi darà come frutto un insuccesso stando a quel che leggo..


    ma non mollo....
    Luca

    RispondiElimina
  27. Sicuramente potrà essere migliore per le iniezioni, ma dubito che abbiano consigliato il 20G perché funziona meglio per clonare i funghi :D
    Per strato di copertura non trattato intendo che è necessario coprire il substrato, una volta pronto, con uno strato di terra/terriccio non sterilizzato/pastorizzato (in inglese casing). Questo perché così rimangono in vita tutti i batteri che normalmente si trovano nella terra, e che inducono la fruttificazione di questa specie. Però anche così non si avrà la certezza del risultato, perché non possiamo sapere se quei particolari batteri che servono al micelio si trovano nel terreno. Inoltre senza pastorizzare aumentano di molto i rischi di contaminazione, come puoi immaginare. E poi, penso che la facilità di permettere la fruttificazione dipenda molto dal ceppo che si utilizza, quindi è necessario fare molte prove, con ceppi diversi... un lavoro non da poco! I miei insuccessi sono probabilmente dipesi da temperature troppo alte e mancanza dei batteri giusti... ora riproverò variando un po' di cose. Le temperature richieste per la fruttificazione sono basse, credo attorno ai 13-14 gradi, essendo un fungo che in genere si trova nel tardo autunno. Comunque, se dopo un giorno è già comparso qualcosa, è quasi sicuramente una muffa, il micelio è più lento ad emergere. Comunque in questo caso lo riconosci bene perché ha un colore violetto chiaro.
    Comunque, più avanti approfondirò le varie tecniche di coltivazione, nel frattempo, se non lo sei già, ti consiglio di iscriverti qui:

    http://funghi.forumup.it

    è un luogo più adatto per parlare e scambiarsi opinioni con altri coltivatori ;)

    RispondiElimina
  28. Mi iscrivo subito!!!!
    Ho sempre usato il nick Zionet e li mi troverai con questo pseudonimo.

    Ho la possibilità di prelevare il terreno "indigeno" del fungo, perciò mi attiverò in tal senso.

    Quello che è comparso dopo un giorno l'ho potuto apprezzare con un oculare 30X che usano gli orefici, ad oggi pomeriggio la lunghezza della "peluria" è inferiore al mezzo millimetro.

    ....e poi voglio essere ottimista :D

    ciao

    Luca

    RispondiElimina
  29. Bè se non è visibile ad occhio nudo allora puoi essere più ottimista (ma non troppo, mi raccomando :D)

    RispondiElimina
  30. Questa mattina mi sono alzato e

    ...e non ci credo: è nato qualcosa di veramente visibile:
    http://imageshack.us/photo/my-images/641/image1wz.jpg/
    foto da n70 nokia, di più non si può, comunque la "peluria" è di circa 2mm e, non ci credo ancora, tendente al violaceo.....

    EVVAIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!

    ...7 giorni m'ha fatto tribolare...

    ...vedi che DEVO essere OTTIMISTA?

    (poi sarà una muffa terribile che corroderà anche il vetro ma vuoi mettere la soddisfazione????)

    RispondiElimina
  31. rispondo io da ignorante, forse c'è del micelio, ma anche un inizio di contaminazione!!!!
    Ripeto IGNORANTE SONO!!!!!!
    la parola a Gianluca

    RispondiElimina
  32. Guarda, a questo punto potrebbe essere qualsiasi cosa, però sembra micelio, soprattutto per il fatto che sia ricresciuto dal tessuto (non è che la foto sia gran che :) ). Se è così ce l'hai fatta al primo tentativo, potresti essere il coltivatore eletto :D

    RispondiElimina
  33. eheheheh....

    ...venderò la muffa ai migliori offerenti di armi batteriologiche...

    lo so che la foto è nà SCHIFEZZA!!! Ma fatta con un N97 a causa del flash non si vedeva na mazza

    ma non dispongo di fotocamera....

    al momento che scrivo questo post il "micelio" è aumentato del 200%...

    la soluzione appare ancora come l'ho creata: non è gelatinosa, è più limpida, e spero in quello che si chiama, dalle mie parti, ...un.. "attacco" di cu*o :D

    ti terrò aggiornato qui e di la...

    P.S.
    fammi godere il mio momento del cog*ione!!!

    RispondiElimina
  34. Bella guida...
    se aggiungessi al miele sali inorganici aventi atomi di ferro e/o rame creando una soluzione più ipertonica rispetto alla tua... cosa succederebbe? come agirebbe il metabolismo del fungo (micelio)? e il corpo fruttifero (prodotto finale della clonazione) come ne risentirebbe sia dal punto di vista organolettico che biochimico?

    P.S. conosci dei libri di micologia inerenti al metabolismo di essi e eventuali testi di coltura di funghi (lieviti-muffe)?

    RispondiElimina
  35. Ciao, purtroppo non posso aiutarti perché non sono né un biologo né un micologo, in realtà mi occupo di tutt'altro :)
    Non saprei nemmeno come aiutarti per i libri, non ne conosco nessuno specifico sul metabolismo dei funghi.

    RispondiElimina
  36. Salve Gianluca... la mia pentola a pressione non ha manometro. Come faccio a capire quanto tempo devo tenerla sul fuoco? Grazie

    RispondiElimina
  37. è sufficiente iniziare a cronometrare dal momento del fischio, abbassando il gas al minimo. Comunque una LC va sterilizzate per circa 15 minuti ;)

    RispondiElimina
  38. Ciao Gianluca! Sto iniziando a fare le prime LC e ho un dubbio a cui cerco risposta! Posso inocularle prelevando con la siringa dei pezzi di micelio da una balletta comprata come kit per la coltivazione di funghi? Grazie e complimenti per il blog e per i tuoi successi ;)

    RispondiElimina
  39. Ciao, no purtroppo non è possibile, perché le ballette che si comprano non sono sterili, ma pastorizzate. Per la coltura liquida serve un inoculo completamente sterile ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel frattempo che aspettavo la tua risposta non sapendo che fare ci ho provato ma il risultato è stato 1 a 0 per i batteri... Ora ho provato a inoculare con il bisturi una LC lavorando su un fornello acceso avendo l'accortezza di prelevare una parte interna di fungo e aprire il coperchio della LC solo di qualche millimetro e per pochi secondi,giusto il tempo che il frammento ci cada dentro e ho richiuso subito! Questo l'ho fatto 2 giorni fa e di batteri nella coltura non sembrano esserne entrati! Speriamo bene :)

      Elimina
  40. Quando avrà raggiunto un sufficiente livello di crescita non ti resta che testarla su petri o granaglie ;)

    RispondiElimina
  41. Purtroppo il micelio da quel pezzetto di fungo sta faticando a crescere... Boh.. comunque la balletta sta buttando dei bei funghi e prenderò quelli da clonare in caso questa non funzionasse! Ah,un'altra cosa! In una LC ho messo 2 pezzetti di funghi prelevati non appena la balletta li ha buttati,diciamo quei piccoli agglomerati di funghetti primordiali,e da quei 2 pezzetti non si è sviluppato nulla,mentre dal nulla sta crescendo una massa che sembra micelio tale e quale ma non proviene da loro... Può essere della muffa? Cresce molto rapidamente! Se vuoi posso recapitarti una foto se riesco a farla che si vede!

    RispondiElimina
  42. ...dal nulla cosa vorrebbe dire? Se il vasetto in cui sta crescendo "la cosa" non è mai stato inoculato da te, allora è una muffa di sicuro

    RispondiElimina
  43. Caio Gianluca. Complimenti vivissimi. Volevo chiederti, ma durante la sterilizzazione a 120 °C dell'acqua contenente miele, con l'ebollizione interna non c'è il rischio che comunque il filtro si bagni comunque anche se nessuno tocca il barattolo?? Grazie mille. Luca

    RispondiElimina
  44. No, perché il foglio di carta stagnola messo sopra lo impedisce ;)

    RispondiElimina
  45. Questa guida è fantastica complimenti !!!
    Volevo chiederti se posso usare il miele mille fiori per creare la LC.
    E posso usare l'ago 14G ?
    perché non lo trovo da nessuna parte il 18G.
    Grazie in anticipo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao e grazie per i complimenti;
      sì, il miele millefiori funziona bene. L'ago dev'essere il più grande possibile, quindi come minimo 18G o 16G. 14G non l'ho mai visto, ma dovrebbe essere ancora più grande, quindi direi di sì.

      Elimina
    2. Grazie mille per il consiglio !!

      Elimina
  46. Ciao e ancora complimenti per la guida,
    mi stavo chiedendo visto che ho una pentola a pressione non molto capiente se era possibile usare il forno a vapore per sterilizzare molti piu barattoli.

    RispondiElimina
  47. Ciao, non ho mai provato, ma non credo proprio, perché (credo) la temperatura massima raggiunta sia di 100°, e quindi non paragonabile ad una sterilizzazione, che ne richiede 120. Se ha un regolatore di temperatura potresti provare ad usarlo per pastorizzare i substrati (ma non lo spawn), settandolo a 65-70°

    RispondiElimina
  48. E normale che il miele si cristallizza dopo 5-6 giorni dalla sterilizzazione? Ho cambiato marca di miele uso l'ambrosoli che da quello che ho visto e nettamente superiore; ho fatto di tutto per evitare la cristallizzazione prima mettevo degli stracci per distanziare, poi ho creato un distanziatore per la pentola poi ho diminuito i minuti di sterilizzazione e mi sono perfezionato gradualmente e penso di non sbagliare niente ormai. Quindi adesso mi chiedo se col tempo sia normale che si formi un po di pulviscolo oppure si forma a causa del freddo? Purtroppo in questi giorni no ho inoculato perché devo usare la cappa che ho a scuola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, talvolta può succedere, e le cause possono essere diverse.
      Puoi risolvere il problema aspirando un po' di liquido con una siringa sterile e poi soffiarlo di nuovo più volte nel barattolo, in questo modo il miele si dovrebbe rimescolare bene.
      Utilizzando lo sciroppo d'agave o lo sciroppo d'acero al posto del miele (con le medesime proporzioni), questo inconveniente non si verifica mai

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  49. Ciao Gianluca, super super complimenti per il blog.
    E' da 1 anneto che guardo i tuoi tuorial e nonostante abbia voluto provare, non ho mai potuto farlo perche' non possedevo una pentola a pressione, fino ad oggi =).
    Ho subito iniziato a fare i barattoli, a riempirli e a sterilizzarli.
    Volevo chiederti un'paio dio cose.
    Per sterilizzarli ho messo uno straccio sotto per la storia del tip tap e ho messo due dita d'acqua. L'acqua toccava il fondo dei barattoli di 1 cm (il risultato della sterilizzazione e' andato liscio) va bene lo stesso se l'acqua tocca un'po i barattoli?
    Visto che la sterilizzazione e' andata bene per quanto tempo si puo' conservare il barattolo pronto per la clonazione?
    Visto che il mio supermercato vicino non ha il pleurotus, ma solo gli champignon, va bene lo stesso come primo fungo?
    Scusa per le mille domande, ma quello che fai e' fantastico ;). Continua cosi =)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei riuscito a clonare il prataiolo alla fine? Io ci sto provando ma per ora nulla.
      Fammi sapere!

      Elimina
  50. Ciao Gianluca, innanzitutto complimenti.
    Volevo chiederti c'è un’alternativa alla sterilizzazione della soluzione nei barattoli con la pentola a pressione? Se metto i barattoli in un normale forno elettrico preriscaldato a 120 gradi, sempre per 10- 15 minuti, la sterilizzazione non si avrebbe lo stesso?
    Grazie.

    RispondiElimina
  51. Ciao Gianluca dove posso trovare il sciroppo d'agave e d'acero?

    RispondiElimina
  52. Ciao Gianluca ho sentito dire che si può utilizzare anche comune zucchero semolato sciolto in proporzione di 700G. e 300G. di acqua distillata e poi utilizzate lo sciroppo che ne vien fuori nella LC in proporzione del 4%. Puoi dirmi se è fattibile o se è solo una buffonata?

    RispondiElimina
  53. Ciao, è molto interessante questo blog e sei veramente informatissimo e molto preciso nelle spiegazioni, complimenti!
    Ho sterilizzato il barattolo con la soluzione di acqua e sciroppo d'acero secondo la tua procedura, però tolto dalla pentola rimane molto trasparente ugualmente, è giusto perchè lo sciroppo d'acero si comporta diversamente dal miele o la sterilizzazione è fallita?

    RispondiElimina
  54. E' possibile pastorizzare a temperatura più bassa senza pentola a pressione? Se si quanto?
    Grazie

    RispondiElimina